La prova del cuoco, 15 febbraio: straccetti di tacchino di Emilio Signori
Nella puntata di questo venerdì de La prova del cuoco è tornato anche l’amatissimo cuoco e macellaio Emilio Signori, per proporre un nuovo e squisito piatto a base di carne, ovvero la ricetta degli straccetti di tacchino con pere e zenzero. Ecco gli ingredienti per il piatto (dosi per 4 persone): 500 g di fesa di tacchino, 200 g di misticanza, 200 ml di vino Porto, 100 ml di panna da cucina, 100 ml di yogurt intero non zuccherato, 50 g di burro, 4 pere Williams, una radice di zenzero fresca e un limone non trattato. Occorrono, inoltre, quanto basta, dell’erba cipollina fresca e della farina di tipo 00. Passiamo ora al procedimento della ricetta. Mettere a bollire all’interno di un pentolino l’acqua insieme all’erba cipollina e alla scorza di limone. Prendere la carne di tacchino e tagliarla a straccetti, per poi porla all’interno di uno scolapasta, spolverando con scorza grattugiata di limone e farina. Scuotere lo scolapasta per eliminare la farina in eccesso. Cuocere poi il tacchino all’interno di una padella con un filo di olio. Salare e sfumare con acqua aromatizzata al limone (o semplice acqua) e succo di limone. Continuare la cottura fino a doratura. Prendere un’altra padella e cuocervi all’interno 2 o 3 fettine di zenzero insieme a del burro sciolto. Pelare le patate e tagliarle a fettine e metterlo all’interno della padella con lo zenzero e il burro per farle rosolare. Aggiungere un altro po’ di zenzero, stavolta grattugiato. Sfumare con il vino e far caramellare il tutto. Far marinare il composto in frigo per 20 minuti almeno all’interno di una ciotola. Preparare la panna acida mescolando insieme yogurt, panna e alcune gocce di succo di limone e profumando con erba cipollina tritata. Servire il piatto con alla base della misticanza e, accanto, la panna acida e le pere.
Se invece volete presentare delle patatine fritte particolari, potete provare le patate al verde di Fabio Campoli, proposte durante la sfida di oggi con Elisa Isoardi.
