Islanda – Pinguini Tattici Nucleari: testo e significato

Significato e testo di “Islanda” dei Pinguini Tattici Nucleari

 

Islanda, uno dei brani di spicco dei Pinguini Tattici Nucleari, trasmette emozioni profonde attraverso un testo carico di significato. La canzone, contenuta nel nuovo album Hello World, rivela una storia di crescita, cambiamento e introspezione.

Il brano Islanda dei Pinguini Tattici Nucleari si distingue come uno dei pezzi più riflessivi dell’album Hello World. Con il suo ritmo evocativo e le parole poetiche, “Islanda” porta gli ascoltatori in un viaggio emotivo, dove la ricerca di sé stessi e l’equilibrio tra passato e futuro sono temi centrali. Il titolo stesso, “Islanda”, evoca un luogo remoto e affascinante, simbolo di isolamento e introspezione, dove è possibile riconnettersi con le proprie emozioni e riscoprire la propria identità.

Ci siamo separati come due pianeti senza gravità
Come amici dopo l’università
Sì, come due fratelli per l’eredità
Ci siamo confidati mille sogni ed ora siamo punto e a capo
A raccontarli a gente a cui non frega un c***o
Spero tu almeno uno lo abbia realizzato

Volevo il nord e cercavi il sud
Correnti opposte, ma stesso mood
Hai chiesto il dolce, ero l’amuse-bouche
Ti tiravo su, su, su
Ti chiamo ancora ma non lo sai
Sul vecchio numero di anni fa
Ma l’hai cambiato, non ci sei più
E fa tu, tu, tu

Ma tu ci pensi mai alle cose che io so di te
E che adesso non servono a niente
Ma di me cos’è che sai?
Che piacevo a tua mamma
Che credevo nel karma
E sognavo di andare in Islanda
In Islanda

Un’auto a noleggio con dentro solo un disco dei Sigur Rós
Il vento che ci stringe lungo l’Harring Road
Lo squalo disegnato sopra la t-shirt
E sì, però poi mi sveglio
E sono ancora qui nel mio monolocale
Lo smog al posto dell’aurora boreale
I tuoi sogni che non mi lasciano più in pace

Io Holly e Benji, tu Sailor Moon
Storie opposte ma stesso mood
Cercavo il cielo nei tuoi occhi blu
Mi tiravi su, su, su
Ho due biglietti per dove vuoi
Sarebbe bello tornare in noi
Ti chiamo ancora, non ci sei più
E fa tu, tu, tu

Ma tu ci pensi mai alle cose che io so di te
E che adesso non servono a niente
Ma di me cos’è che sai?
Che piacevo a tua mamma
Che credevo nel karma
E sognavo di andare in Islanda

Forse vicino col tempo saremmo finiti ad odiarci
Ferirci per poi chiedere all’altro “Che cosa c’è?”
Al tuo vecchio numero ora risponde un’agenzia di viaggi
E finalmente io vado in Islanda, ma senza di te

Ma tu ci pensi mai alle cose che io so di te
E che adesso non servono a niente
Ma di me cos’è che sai?
Che piacevo a tua mamma
Che credevo nel karma
E sognavo di andare in Islanda
In Islanda

La scelta dei Pinguini Tattici Nucleari di ambientare emotivamente la canzone in Islanda riflette il desiderio di distaccarsi dalla routine quotidiana, trovando un rifugio per le riflessioni più intime. La canzone esplora il significato della solitudine e del cambiamento, un viaggio che può risultare difficile ma che, al contempo, risulta essenziale per crescere.

Nel testo, i Pinguini Tattici Nucleari usano una serie di immagini suggestive per trasmettere la bellezza e la vulnerabilità delle relazioni e della scoperta personale. Il ritmo musicale accompagna dolcemente le parole, come un sottofondo che rafforza il messaggio centrale della canzone: è necessario, a volte, abbracciare il cambiamento e i momenti di solitudine per ritrovare se stessi.

Islanda, quindi, non è solo un luogo geografico ma anche uno stato mentale, una condizione di profonda introspezione. Questa canzone si unisce al vasto repertorio dei Pinguini Tattici Nucleari come un pezzo di valore, perfettamente inserito nell’album Hello World, che riesce a toccare corde profonde dell’anima.

 

 

 

 

 

 

 

 

Arianna

Appassionata di musica e televisione, su questo sito tratterà principalmente questi argomenti, insieme all'Oroscopo.

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