Ragazze facili – Cesare Cremonini: testo e significato

Cesare Cremonini, Ragazze facili: testo e significato

 

Ragazze facili è una delle canzoni più provocatorie e riflessive di Alaska Baby, il nuovo album di Cesare Cremonini. Con questo brano, l’artista esplora temi legati alle relazioni, alla superficialità e al bisogno di connessione autentica. Scopri il testo e il significato di questa canzone, che affronta la realtà di un mondo in cui le emozioni spesso vengono ridotte a un gioco di apparenze.

Ragazze facili è uno dei brani più intriganti dell’album Alaska Baby di Cesare Cremonini. Con il suo stile inconfondibile, l’artista racconta una storia che tocca temi universali come le dinamiche delle relazioni, la solitudine e il desiderio di autenticità in un mondo che spesso preferisce l’apparenza alla sostanza.

Il testo di Ragazze facili appare provocatorio sin dal titolo. La canzone, tuttavia, non è solo un commento superficiale, ma un’analisi più profonda del modo in cui le persone si relazionano tra loro, specialmente quando le emozioni vengono filtrate e ridotte a un gioco. Cremonini, attraverso le parole di questa canzone, ci invita a riflettere sulla difficoltà di trovare connessioni genuine, in un mondo che sembra sempre più concentrato sull’effimero.

Losche avventure sentimentali
Nate in un angolo della città
Sotto due lune che sembrano uguali
Ragazze facili, facili, come va

Sai che non vivo più se ti allontani
Vienimi a prendere stasera al bar
Facciamo un giro per tutti i locali
In alto i calici, calici, di felicità

Voglio vedere che faccia ha
Un giorno senza pietà
E se è una cosa normale che ti voglio parlare
E dirti ciao come va, ah

E come si fa, eh, eh, eh, eh
A farsi ancora del male
Ancora le pare
Per una storia d’amore
Che poi se ne va

Ragazze facili, facili, facili, facili, facili, facili
Ragazze facili, facili, facili, facili, facili, facili

Poche parole, troppe seghe mentali
Anche se fuori piove hai messo gli occhiali
Vuoi camminare sotto a un temporale
E siamo fradici, fradici, di felicità

Vieni a vedere che faccia ha
Un giorno senza pietà
E sai una cosa normale
Che non riesco a parlare
E dirti ciao come va, ah

Ecco come si fa, eh, eh, eh, eh
A farsi ancora più male
Ancora le pare
Per una storia d’amore, amore, amore
Non se ne va

Lo sai tenere un segreto
Che devo sicuro
Che se comincia davvero, davvero, davvero
Tu non lo dici a nessuno

Stasera sono uscito, solo per far casino
E bere vino, fino a mattino
Quel mio vecchio amico, che è sempre in giro
E adesso è un mito, ma ovunque vada è te che vedo e già mi maledico

Sono riuscito a farti perdere il treno
Tu con l’anima in pena io che rido e che impreco
Sì, ma forse ci credo che anche tu sei felice
Che la mia vita sbagliata, è un regalo del cielo
E quando ridi ci credo, io quando ridi ci credo
E quando ridi ci credo, ci credo, ci credo

Ragazze facili, facili, facili, facili, facili
Ragazze facili, facili, facili, facili, facili

Nel brano, Cesare Cremonini esplora la percezione comune di “ragazze facili”, un concetto che viene esaminato in modo critico. Non si tratta di una condanna, ma di una riflessione sulla facilità con cui certe etichette vengono apposte sulle persone. La canzone, infatti, fa emergere l’idea che molte volte le relazioni vengono vissute come se fossero semplici passatempi, senza spazio per la profondità e il vero coinvolgimento emotivo. Questo tema si intreccia con la ricerca di un amore più autentico e vero, che spesso sembra essere difficile da trovare.

La melodia di Ragazze facili accompagna perfettamente il messaggio del brano: le sonorità leggere e pop, uniche nel loro genere, si mescolano con un testo che è tutt’altro che superficiale. L’uso sapiente della strumentazione elettronica e del pianoforte crea un’atmosfera che, pur essendo accattivante e orecchiabile, lascia spazio alla riflessione. La voce di Cremonini, morbida ma potente, trasmette le emozioni e le contraddizioni di chi si trova ad affrontare un mondo di relazioni complicate.

Il brano è una critica al consumismo emozionale, in cui i sentimenti diventano merce di scambio e le connessioni reali vengono sostituite da quelle fittizie. Questo tipo di dinamica è qualcosa che Cesare Cremonini ha voluto mettere in luce, portando all’attenzione degli ascoltatori la necessità di andare oltre le apparenze e cercare un’autenticità che va al di là delle etichette facili e delle relazioni fugaci.

Nel contesto dell’album Alaska Baby, Ragazze facili si inserisce come uno dei brani più critici, ma anche più intimi. Esplorando la superficialità delle interazioni moderne, Cremonini ci fa riflettere sulla difficoltà di trovare amore e connessione in un mondo che sembra sempre più indifferente. Tuttavia, come nel resto del disco, c’è sempre la speranza che dietro la confusione e l’apparenza, ci sia ancora spazio per sentimenti autentici.

In conclusione, Ragazze facili di Cesare Cremonini è una canzone che va ben oltre la superficie e le sue sonorità pop. Con questo brano, Cremonini invita l’ascoltatore a riflettere su cosa significhi davvero connettersi con qualcuno, e su come le etichette facili e le relazioni superficiali non possano sostituire il desiderio di un legame profondo e genuino. Un pezzo che, pur nel suo tono più leggero, porta con sé una riflessione intensa e necessaria.

 

 

 

 

 

 

 

 

Arianna

Appassionata di musica e televisione, su questo sito tratterà principalmente questi argomenti, insieme all'Oroscopo.

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