Una storia – Baustelle: testo, significato
Significato e testo di ‘Una storia dei Baustelle’
“‘Una storia dei Baustelle’ con testo è una delle tracce più emblematiche dell’album El Galactico. In questo articolo, esploreremo il testo e il significato di questa canzone, un pezzo che rappresenta l’evoluzione musicale del gruppo.”
‘Una storia Baustelle’ è una canzone che ha attirato l’attenzione dei fan e della critica fin dal suo rilascio come parte dell’album El Galactico. Il brano si distingue per la sua scrittura sofisticata e per l’intensità emotiva che trasmette, un marchio di fabbrica dei Baustelle. In questo articolo, esploreremo il testo e il significato di ‘Una storia Baustelle’, analizzando le sue tematiche principali e come si inserisce nel contesto dell’album.
Il gruppo toscano, noto per la sua capacità di raccontare storie complesse attraverso la musica, in El Galactico affronta temi di alienazione, amore, e la ricerca del senso della vita. ‘Una storia Baustelle’ non fa eccezione, portando con sé un’atmosfera malinconica ma anche una riflessione profonda sull’esistenza umana. Il brano, come molti altri nella discografia della band, si riflette su un mondo che sembra distante ma incredibilmente vicino allo stesso tempo.
Bello
Non odiarmi
Non filmarmi mentre brancolo
Nel buio del sedile posteriore
Nelle mani del Signore
Stronzo
Non lasciarmi
Fammi male
Mentre parlano di noi
Al TG1 della sera
Maledetta primavera
Che cosa penseranno adesso di me
Di questo schifo che c’è
Di questo fiume di storie senza storia
Perché se merda c’è solamente
A questo crede la gente che non sa dove va
Che cosa mai diranno gli altri di me
Non piangeranno perché
In questo video non c’è la prova certa di un senso
Mi viene voglia di essere una foglia
E dal vento farmi portare via
Ora
Che succede
Non mi sento più le gambe
Se mi guardo nello specchio
Vedo gente
E un sorriso inesistente
Che cosa penseranno adesso di me
Di questo schifo che c’è
Di questo fiume di storie senza storia
Perché se merda c’è solamente
A questo crede la gente che non sa dove va
Che cosa mai diranno gli altri di me
Non piangeranno perché
In questo video non c’è la prova certa di un senso
Mi viene voglia di essere una foglia
E dal vento farmi portare via
…
Che cosa penseranno gli altri di me
Se rideranno è perché
Sul cellulare non c’è la prova certa di un senso
Mi viene voglia di essere un giornale di ieri
Strappato e spazzato via
Come si sentirà mia madre stamani
Tra una pasticca e un caffè
Da sola dietro gli occhiali
Io vorrei chiederle se ha visto tutto sul web
Tutte le foto
E anche il mio nome
Il testo di ‘Una storia Baustelle’ si distingue per l’uso di immagini evocative e riferimenti culturali che sono tipici dello stile lirico del gruppo. Ogni verso costruisce un racconto che, pur non essendo del tutto esplicito, riesce a comunicare una sensazione di solitudine e ricerca. La canzone è un perfetto esempio di come i Baustelle siano riusciti a fondere elementi di musica popolare con una narrazione introspettiva e sofisticata.
Nel contesto dell’album El Galactico, ‘Una storia Baustelle’ si inserisce come uno dei pezzi chiave, che esemplifica il tono generale dell’opera: un viaggio emotivo e musicale che invita l’ascoltatore a riflettere su se stesso e sul mondo che lo circonda. Come spesso accade nei lavori della band, la canzone non offre risposte facili, ma piuttosto invita a porsi domande.
Questa canzone è anche un buon esempio di come i Baustelle riescano a rinnovarsi senza perdere la loro essenza. Pur esplorando nuovi suoni e tematiche, El Galactico resta fedele allo spirito del gruppo, e ‘Una storia Baustelle’ è un pezzo che ne cattura l’essenza più profonda.