BardoMagno – Chiedo Scudo: testo, significato canzone

BardoMagno – Chiedo Scudo: testo, significato canzone

 

BardoMagno Chiedo Scudo è una canzone che fonde ironia, medioevo e cultura pop in un brano esilarante e pieno di sorprese linguistiche.

Con Chiedo Scudo, i BardoMagno – progetto musicale legato al collettivo dei Feudalesimo e Libertà – tornano a divertire con una composizione che unisce ironia, parodia storica e suoni power/folk metal. Il titolo stesso è un gioco di parole cavalleresco, dove la richiesta di “scudo” diventa metafora (e parodia) di onore, appartenenza e… delirio verbale.

Il brano si apre con un dialogo teatrale, ricco di parole inventate e latineggianti che creano fin da subito un’atmosfera goliardica. “Carlo Imperatore possiam darci del te?” è un’apertura che racchiude l’assurdo e il geniale, cifra stilistica del gruppo. L’uso della lingua è volutamente distorto: l’italiano viene ibridato con termini medioevaleggianti e anglicismi deformati.

Testo
Carlo Imperatore possiam darci del te?
Un saloroso caluto a te
Uno piacere ha il grande piacere
Di averte ospite

ElettroSanto padre io mingrazio anche lei
Di oprare ‘l suo orecchio a me
Toglietemi il romuro e investitemi qui
Io mi prostito per voi

Chiedo Scudo
Vacaliere diverrò
Chiedo Scudo
E buongiollo urlerò
Chiedo Scudo
A pra foco gioirò
Quando Duca Giurato sarò

Quattropila kamikazzi, naviganzo mezzo al mar
Nel famoscio triaggolo nei Bermuda
Venderemo cara la nostra palla
Mudo Merlino è con noi!

Consiglieri della crusca al servizio del Re
Mi si gelan le vene nel sanguine
Capo dello Strato, illustre pelato
Chiedo ciò che è legistimo

Giorgio! Giorgio!
Lampino! Lampino!

Chiedo Scudo,
Io vi implodo e vi congiuro
Chiedo Scudo
Ergetemi a vostro pazzo duro!
Chiedo Scudo
E da questa sola uscirò
Della cariezza vi ringhiazzerò

Chiedo Scudo
Fidanzate varerò
Chiedo Scudo
Giammai mi EsImemerò
Chiedo Scudo
Messaggerio io sarò
E una Uotobografia scriverò!
Chiedo Scudo!

Il ritornello, ripetuto con energia, è un’invocazione cavalleresca:
Chiedo Scudo
Vacaliere diverrò
Chiedo Scudo
E buongiollo urlerò…”

Il nonsense regna sovrano ma è costruito con estrema consapevolezza linguistica. I membri del gruppo giocano con la fonetica, con doppi sensi e con l’immaginario storico, reinterpretandolo in chiave pop e moderna. “Mudo Merlino è con noi!” è uno dei tanti esempi di questo mix di epica e ironia.

A livello musicale, Chiedo Scudo mantiene l’impronta sonora già conosciuta ai fan dei BardoMagno: riff incalzanti, cori epici, ritmi trascinanti e un’impostazione che richiama tanto il power metal quanto le sigle dei cartoni animati fantasy degli anni ’80 e ’90.

Nel testo troviamo anche una sottile critica sociale e culturale: “Capo dello Strato, illustre pelato / Chiedo ciò che è legistimo” suona come una stoccata a figure di potere deformate dal linguaggio. Ogni verso è studiato per strappare un sorriso ma anche per lasciare il segno con un ritmo e uno stile unico.

Il finale cresce di intensità e follia:
“Messaggerio io sarò
E una Uotobografia scriverò!”
Concludendo con una delle tante perle linguistiche nonsense e autoironiche tipiche del collettivo.

BardoMagno Chiedo Scudo è più di una canzone: è una piccola opera comica in musica, una satira armata di distorsori e citazioni colte, capace di farsi spazio nel cuore degli appassionati di musica e cultura nerd/medievale.

 

 

 

 

 

 

 

Arianna

Appassionata di musica e televisione, su questo sito tratterà principalmente questi argomenti, insieme all'Oroscopo.

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