chiello & Rose Villain I miei occhi erano i tuoi : testo, significato

chiello & Rose Villain I miei occhi erano i tuoi : testo, significato

 

I miei occhi Chiello è la canzone che unisce la delicatezza malinconica di Chiello con l’eleganza dark di Rose Villain in un duetto emotivamente potente.

Nel cuore di Scarabocchi, il nuovo album di Chiello, emerge “I miei occhi erano i tuoi”, un brano in collaborazione con Rose Villain che scava in profondità tra emozioni sospese, sguardi spezzati e ricordi impossibili da cancellare. La traccia si distingue per il suo tono intimo e vulnerabile, portando avanti la poetica personale di Chiello e aggiungendo la cifra stilistica raffinata e un po’ noir di Rose Villain.

Il testo

Il testo della canzone racconta una relazione giunta al capolinea, ma ancora viva nei piccoli dettagli. Gli occhi diventano il simbolo di un legame perduto, che continua a vivere nella memoria e nella quotidianità. Chiello apre il brano con parole soffocate dal rimpianto, mentre Rose Villain risponde con la sua voce vellutata, narrando lo stesso dolore da una prospettiva diversa ma complementare.

La semplicità della scrittura non è banale: ogni verso è studiato per evocare immagini forti e autentiche. L’uso delle metafore e la struttura della canzone rendono il testo accessibile ma profondo.

Il significato

“I miei occhi erano i tuoi” affronta il tema dell’identità condivisa: quando si ama profondamente, ci si fonde con l’altro al punto che diventa difficile distinguere dove finisce una persona e inizia l’altra. Il titolo stesso, con il verbo al passato, suggerisce che quella fusione si è interrotta, lasciando un vuoto difficile da colmare.

Il significato centrale gira attorno alla perdita e alla trasformazione. Non si tratta solo della fine di una relazione, ma del cambiamento di sé stessi dopo l’amore. È una canzone che parla di crescita, dolore e consapevolezza.

L’arrangiamento e lo stile

Musicalmente, il brano si muove su sonorità soft pop con venature indie e una leggera componente elettronica. La produzione è essenziale, lasciando ampio spazio all’espressività vocale dei due artisti. L’alternanza delle voci crea un dialogo struggente, che trascina l’ascoltatore dentro una storia comune ma mai banale.

L’atmosfera è sospesa, come un pomeriggio grigio che non vuole diventare sera. I suoni sono caldi ma trattenuti, perfettamente in linea con il mood nostalgico dell’intero progetto discografico.


I miei occhi Chiello è uno dei brani più delicati e potenti di Scarabocchi, e la collaborazione con Rose Villain arricchisce ulteriormente la traccia, rendendola un piccolo gioiello emotivo da ascoltare in silenzio.

 

 

 

 

 

 

 

Arianna

Appassionata di musica e televisione, su questo sito tratterà principalmente questi argomenti, insieme all'Oroscopo.

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