La psicologia del poker: giochi mentali e strategia
Immagina di essere Patrick Jane che osserva in modo scaltro ed attento ogni minimo particolare di ciò che lo circonda. Immagina di avere un talento spiccato per leggere nella mente delle persone ed immagina pure di essere sul set del film The Mentalist. Ecco, adesso pensa al gioco del poker e sappi che, per diversi aspetti, stare seduto ad un tavolo verde è come essere Patrick Jane. Non solo carte per le mani, non solo fiches e puntate ma tanto tanto intuito, strategia e self control. Potremmo dire che il poker è una disciplina della mente?
Gli aspetti mentali del poker
Vestire i panni del mentalista, quando si gioca a poker, non è una cosa inusuale. Lo sanno bene i più grandi campioni che non hanno mai fatto tanto affidamento sulla fortuna, quanto più su un continuo esercizio mentale utile ad affinare intuito e strategia. Del resto, è tutta una questione di allenamento, in questo il poker non differisce molto da altre discipline. Allenarsi a poker non è mai stato così semplice: il poker online ti permette di giocare in qualsiasi momento, ovunque tu sia.
Tutti gli aspetti mentali del poker sono essenziali per determinare l’andamento di una partita ed uno di quelli fondamentali è senza dubbio il bluff. Chi non è addentrato in questo mondo è portato a considerare il bluff come un semplice modo per imbrogliare. Ma non è generoso relegare il bluff al semplice imbroglio o ad una menzogna a cui si crede con facilità. Il bluff è un’arte che ha a che fare con la strategia, con l’ottima interpretazione di una mano, con la fiducia in se stessi e con una buona dose di autocontrollo. Sì, è tutto questo: naturalezza, credibilità ed autocontrollo.
Padroneggiare questa arte è davvero avere una marcia in più. Per usarla a proprio vantaggio è anche infatti essenziale conoscere bene non solo il gioco ma anche la psicologia propria e degli avversari. Bisogna comprenderli appena si prende posto al tavolo e, soprattutto, è necessario che le nostre emozioni non trapelino mai. In questo il poker giocato in piattaforma è davvero una ottima arena di allenamento perché senza il supporto di indizi di tipo fisico, bisogna lavorare sulla strategia mentale, osservare il gioco degli altri senza guardarli negli occhi e, mano dopo mano, riconoscere i punti deboli degli avversari solo dal loro modo di puntare o di foldare.
Leggere nella mente, un’arte da manuale che richiede autocontrollo.
Al di là di ogni tavolo che si rispetti, c’è un giocatore al tavolo che riesce ad interpretare e a leggere le mosse degli altri in maniera diversa. Molto spesso da questa capacità ne trae un vantaggio. Leggere nella mente di chi stiamo sfidando richiede un esercizio costante.
Ogni mossa, ogni puntata, ogni esitazione o cambio di ritmo: tutto può suggerire una strategia, se si riesce a cogliere. Così come è importante leggere nella mente degli altri, è ugualmente essenziale governare la propria. Forse questo è l’aspetto più complesso ma anche il più affascinante perché, in definitiva, il poker ci insegna come stare al mondo.
Se attorno ad un tavolo non si riesce ad avere il controllo emotivo giusto, il corretto equilibrio, si rischia di mandare tutto in pasto all’avversario. Si tratta di avere il giusto autocontrollo per non cadere nelle mani di un avversario pronto ad affondare il suo colpo.
Ma non solo, la consapevolezza di sé, il saper gestire se stessi e le proprie emozioni, determina un vantaggio non indifferente anche nella presa di posizione. Una mente lucida e reattiva, aiuta a prendere decisioni sempre più razionali e lucide anche se sotto pressione.
Alla fine dei conti è proprio questo che fa la differenza tra i giocatori professionisti, che sanno bene di dover puntare su questi talenti oltre che su una buona mano, ed i giocatori occasionali che, invece, si affidano totalmente alla fortuna.
Conclusioni
Il poker è una bellissima metafora della vita. Spesso non è dato di scegliere le carte che ci capitano, come non si sceglie di venire al mondo o di nascere in una determinata famiglia. Tuttavia, come direbbe Silente in Harry Potter, sono le nostre scelte a fare la differenza. Se scegliamo di imparare una strategia che sia molto più che un soffio di fortuna, se affiniamo le nostre capacità mentali e di gioco, se riusciamo a governare il nostro istinto, allora questo può davvero fare la differenza. I grandi professionisti del poker sanno bene quanto sia importante conoscersi, ancor prima di conoscere le regole del gioco. In questo il poker differisce dagli altri giochi di carte: non è solo divertimento, è passione, è amore, è una sfida continua contro se stessi e contro gli avversari, è quel limite che devi valicare se vuoi davvero sapere quanto sei in grado di controllare te stesso.