Outro Purgatorio – Tedua: testo singolo

Tedua – Outro Purgatorio: testo singolo

 

Outro Purgatorio è un singolo di Tedua contenuto nell’album La Divina Commedia: Inferno – Purgatorio.

Di seguito trovate il testo del singolo:

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testo

(Purgatorio è l’outro, il flow è forte come non lo avresti detto mai)
Non è la fine
Chris Nolan
(2023, Wild Bandana)
(A tutti i miei fratelli)
Ero un bambino al terzo anello di San Siro
Ronaldo col ginocchio rotto e il mondo in sconforto
Ho avuto paura anch’io per il talento mio
Però questo è il mio ritorno
La mente che sussurra mentre l’anima ti urla
Luce della ragione accendi questa depressione buia
Una volta in mezzo al caos non c’era il Tao, non c’era nulla
Ma solo il blocco della scrittura

Mia madre piange mentre vede gli esami del sangue
La tengo forte, l’abbraccio, la faccio sentire importante
Ora che sono grande ancora sono tante
Le domande che ho da farle
Vorrei starle più vicino, ero distante
Superiamo questo inferno come Dante
Troppe cose, troppe cose che non vanno bene
Ogni volta, ogni volta che ti conviene
Mi succhi via la mia energia solare
E fuggi via, la funivia mi porterà giù a valle
Perdo la fidanzata
Però piango una giornata
Mi ha tradito, mi fa schifo
Immaginarla in quella stanza
L’amore per me è stima
Perché la bellezza stanca
Ma tu sei una bambina ed io
Ed io ti ho perdonata

Sono empatico e sensibile
Puoi vivere il diritto di capire
Col dovere di non fingere
E non è masochismo
Amo quando sei sincera
Dopo che mi hai mentito
Perché abbattiamo l’egoismo

Io non la idealizzo più una persona
Nel colpo di fulmine che t’impressiona
Quello che di te non mi piace
È quello che non ho capito di me, è così che funziona
Le persone presuntuose
Pensan di capirti in poche ore
Pensano di averti letto
Come i libri delle scuole
Poi rimangono stupiti
Se gli dai una delusione
Poi rimangono feriti
Perché portano rancore
Io non mi aspetto nulla
Do rispetto e la fiducia
I miei migliori amici
Sono la mia fortuna
So di non capirli fino in fondo
Li scopro giorno per giorno
Ed è questo che mi culla
È lodevole, vedo le cose in modo migliore
Ero colpevole, devo le scuse, hai ragione
Ero debole, tegole impigliano L’aquilone
Che si arrende tra le antenne della televisione
Mentalità perdente che ti rende sufficiente
Non sei cambiato in niente e ti lamenti sempre
Non sopporto più la gente
Che dà le colpe agli altri
E non ricorda le sue scelte
Si fa di coca ai party poi mi asciuga inutilmente
Mente mentre noi
Eravamo coscienti di essere incoscienti
Ragazzi veri da quartieri genovesi
In dieci contro venti, in venti contro uno
Non prendevo a calci qualcuno
Pochi provano ad autopsicanalizzarsi
Molti altri ad anestetizzarsi
In quella piazza ho visto laureati
Parlar di politica, storia e finanza con dei portuali
Ho visto il bullismo, il classismo
Il sessismo, il razzismo, hanno soltanto aggiunto un filtro
Nell’ipocrisia dei social
Mente fai le foto al culo
E il tuo ragazzo insicuro
Ti sta dando della troia
Il mio vissuto è nel tessuto della strada
Lei mi sposa perché in prosa io l’ho sempre romanzata
Non posso che avere l’orgoglio
Di essere ascoltato in ogni
Quartiere d’Italia
Mi scuso per quando ho frenato
Arrabbiato e l’ho fatta
Scendere dall’auto strafatta
Ti ho detto: “Esci di casa”
Ma pioveva ed era notte tarda
Tu piangevi sola a piedi in para per la 90
Tornavo disperato a prenderti
Per darti un passaggio
Anche ferendomi, rendendomi un bastardo
Non ho saputo arrendermi
Ti avrei voluta al mio fianco
Ti avrei lasciato l’ultima scialuppa di salvataggio

Scusa ancora se ti ho lasciato deluso
Quando perdevi casa, la moglie e la figlia
Ma a me sembrava di parlare col muro
E questo disco mi ha occupato tre anni di vita (Però)
Ti voglio bene e l’imbarazzo di parlarsi preme
Mentre viene a galla ogni ricordo
Lascia in pancia un maremoto
Come a Cogo in quella foto
Pregiudicati con i calli sulle mani
Per il lavoro sporco
La mia collana ha il gancio rotto e non l’ho riparata
Per ricordami di quel giorno che ti ho spinta e l’hai afferrata
Sul tuo corpo mani al collo solo per fare del sesso
Perché non sarò manesco con la fidanzata
Scusami e curami da ogni senso di colpa
Sto vicino al paradiso, ormai vedo la porta
Sono riuscito a diventare un’altra persona
Una migliore senza perdere la stoffa
Perché son ricco, faccio parte di un élite
Eri lì prima che diventassi un V.I.P.
E scappassi via di qui
Mi riguardo sopra Noisey
Sono cresciuto un casino
Rimanendo del popolo proprio
Come il figlio di Dio

Tedua
Perché c’è chi artista lo fa
C’è chi artista lo è
L’attesa in purgatorio ci ha stremati ma
Siete cresciuti e io sono cresciuto con voi
Grazie per la fiducia, ora mi aspetta il paradiso

 

 

 

 

 

 

Arianna

Appassionata di musica e televisione, su questo sito tratterà principalmente questi argomenti, insieme all'Oroscopo.

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