Come capire se il DJ per il tuo matrimonio è bravo? 6 domande “cattive”
Come capire se il DJ per il tuo matrimonio che hai davanti è bravo?
Il processo di selezione del DJ per il tuo matrimonio è una sfida che richiede talento, tecnica e strategia. Scegliere un disc jockey per il giorno più importante della tua vita è quasi una “sfida estrema”, se non sai come farlo. Ecco sei elementi importanti per valutare un DJ, per verificare la sua competenza, in modo da non mettere a rischio il tuo matrimonio.
1) È in grado di mettere i desideri del cliente in prima linea?
I DJ che evitano di parlare troppo di se stessi (per esempio, elencando tutti i club in cui hanno lavorato) sono “merce rara”, ma esistono. Sono Dj che, anziché “pavoneggiarsi” si rendono conto che è più importante interagire con i propri clienti (entrando in sintonia sui gusti musicali ecc….) piuttosto che mettersi in mostra.
Per consentirti di verificare le esperienze lavorative precedenti, il DJ dovrebbe sempre rimandarti al suo sito web, non “gonfiarti la testa” recitando il suo curriculum. Durante il colloquio, dovrebbero parlare di più gli sposi!
2) È capace di dire di no?
Un professionista è consapevole della propria area di competenza e del suo stile. Di conseguenza, è anche in grado di dire di no.
Diffida dei DJ che non fanno domande specifiche in merito all’evento poiché equivale a dire: “Prendo tutti i lavori, e poi vedremo”.
Fidati di coloro che, fin dall’incontro iniziale, si sforzano di comprendere l’evento che stai pianificando e ti forniscono esempi di feste realizzate da loro in precedenza.
Ad esempio, di recente abbiamo sottolineato che i matrimoni organizzati in stile karaoke o con l’animazione in stile da villaggio turistico non rispecchiano il tipo di evento che proponiamo.
3) Ha rispettato il preventivo?
È fondamentale, per il cliente, avere una comprensione immediata del costo del servizio.
Spesso, però, il preventivo che viene rilasciato dal professionista, è tutt’altro che… professionale, e a volte, questo si traduce in incomprensioni.
Per esempio, uno dei primi motivi di confusione è legato all’orario: fatelo sempre mettere per iscritto e che sia ben chiaro che l’orario indicato sia “al netto” del tempo necessario per l’installazione e per lo smontaggio, che spesso richiedono almeno un paio d’ore.
Tieni poi presente che il DJ che ha rilasciato un preventivo prima dell’incontro (magari senza fare particolari domande) dovrebbe sempre onorarlo.
4) È chiaro e preciso nelle spiegazioni?
Dietro il lavoro del DJ c’è tanta tecnologia. Il dj deve comunicare adeguatamente la complessità del suo lavoro, ma senza ricorrere a un gergo troppo complesso che ostacola la comprensione. L’attrezzatura tecnica, poi, deve servire allo scopo di ottenere l’effetto desiderato e non deve mai essere al centro della scena: parlare di amplificatori, altoparlanti e processori del computer è inutile. Piuttosto, utilizzare un approccio più efficace e con poche chiacchiere: ad esempio, noi utilizziamo fotografie dei nostri allestimenti utilizzati in varie situazioni ed eventi per dimostrare esattamente l’attrezzatura può essere adottata all’occasione.
5) È in grado di fornirti valore o opera in base al prezzo?
Un wedding DJ competente non fornisce i suoi servizi al prezzo più basso. Piuttosto, enfatizza le particolarità del suo servizio, come la sua capacità di installare sistemi audio e luci e di tenere la pista piena ogni volta che si balla. E, riferendosi ai dj italiani per un evento internazionale, l’abilità nell’uso di una lingua straniera.
Un DJ low cost è più interessato alla quantità che alla qualità. Ciò suggerisce anche che potrebbe svolgere due servizi nello stesso giorno, il che implicherebbe una inevitabile mancanza di flessibilità.
Il DJ “da discount” sarà anche meno propenso ad ascoltare le tue richieste, incontrarti e determinare come organizzare le cose al meglio poiché il suo tempo non può essere incluso nel budget limitato. Pertanto, sii prudente, e fai tutte le tue scelte con attenzione.
6) È arrivato in tempo?
La gestione del tempo è un’abilità essenziale per tutti i professionisti del matrimonio. Dal ristoratore al fotografo, dal dj al wedding coordinator, rispettare le tempistiche ed essere consapevoli di quanto tempo ci vuole per portare a termine un compito, con tempestività, è un esempio di una corretta gestione del tempo.
E il primo incontro del DJ con il cliente è una prova di puntualità che deve essere superata… a pieni voti: se ritarda il giorno dell’appuntamento, è assai probabile che lo farà anche il giorno del matrimonio.